giovedì, aprile 19, 2007

quando cossiga si scriveva col kappa

quando il mondo era rosso o nero, ma vincevano sempre i bianchi;
quando la musica era fluido rosa;
quando le stragi erano fatte dai ballerini;
quando la crisi era una tigre di carta;
quando non c'erano nè la goletta verde nè i divieti di balneazione;
quando i palazzi crescevano più veloci dei funghi e più fragili;
quando ogni giorno a me sembrva un avventura;
quando il pci era ancora mamma;
quando i compagni che sbagliano non sbagliavano ancora;
quando le streghe impugnarono le scope;
quando

giovedì, aprile 05, 2007

MAZEMINO -TEROLDEGO E VIN D’ ISERA (STORIE DI VECCHI ALPINI DEL TRENTINO)

MAZEMINO -TEROLDEGO E VIN D’ ISERA
(STORIE DI VECCHI ALPINI DEL TRENTINO)
Correva l’anno 1932 e per il vecchio Kajserjaeger (Alpino ) Giovanni del Baoo de Ciaff arrivò il momento di andare avanti, di entrare nel paradiso degli eroi; durante la sua vita niente di eccezionale , e niente di cattivo
aveva fatto .
Aveva svolto il servizio militare, partecipato a qualche guerra ( 1915-1918 ) facendo il suo dovere,
in verità,per farsi coraggio, aveva abbondato nel prendere qualche bicchiere di vino e anche qualche grappino .
Per questo assomigliava molto ai nostri alpini: gente laboriosa: un ricordo , un bicchiere ; poi ancora un ricordo e forse anche 2 bicchierini di grappa,; poi la sera nell' andare a casa misurava la strada come un provetto geometra .
Di certo la moglie non era contenta nel sentire delle buffate d'alcool mentre lui tentava di baciarla ,
sparita la timidezza , ci proava ancora .
Era fortunato se veniva ancora acccettato nel letto matrimoniale , più delle volte andava nella stalla e si sdraiava sul mucchio delle foglie e intavolava dei discorsi alle sue giumente .
I discorsi sembravano pronunciati da un sindaco ben istruito o, addirittura, da un generale;tanta era la passione che ci metteva .
Come per tutti quelli che vanno avanti, la prima cosa che ci si presenta, è San Pietro in persona , di solito sta fuori sulla porta del paradiso, li riceve tutti , fa alcune domande e poi li destina: chi in paradiso, chi in purgatorio, alcuni anche all’inferno .
Anche Giovanni del Baoo de Ciaff , si trovò li davanti a S. Pietro, (guarda caso, all’ultimo istante aveva preso il suo solito grappino e un bicchiere di Teroldeg, per farsi coraggio un’ ultima volta) .
S. Pietro vedendo il vecchio alpino Giovanni, gli chiese cosa avesse fatto nella vita .
“” Ma cosa vuoi che abbia fatto?
ho tribolato parecchio , mi sono sposato con la mia Genoveffa ,
qualche litigata con lei ,
si si, mi è scappatodi bocca anche qualche moccolo .
Ecome tutti gli alpini qualche gotto di vino lo ho bevuto,
tutto qui “”
Dopo averci pensato un po’ S. Pietro prese la sua decisione:
“ Tutto sommato posso darti il permesso di entrare, pensa prima ho fatto entrare perfino un avvocato , certamente tu meriti un po’ di più , entra pure anche tu Giovanni del Baoo de Ciaff. “
Contento della sentenza apri la porta e incamminandosi per le strade del paradiso intono un canto della montagna “ Quando andremo fora per la Valsugana , a riveder la mama . La mama la sta ben il papa le ammalato ………………..”.
Il padrone del paradiso sentendo cantare a squarciagola e anche stuonatissimo , fece chiamare S. Pietro .
-Cosa mi combini , perchè hai fatto entrare quell’individuo lì , mi ha fatto diventare il paradiso come una fiera di paese , tu lo hai fatto entrare , ed ora trova il modo di farlo uscire e lascialo fuori dalla porta finche non abbia smaltito la sbornia .
S. Pietro pensa e pensa , ma non trovava il modo per farlo uscire con le proprie gambe , ( nel paradiso non si può usare la violenza bisogna usare tatto ed un po’ di furbizia ); dopo mezzora ecco balenare l’idea che faceva il caso suo , andò a prendere un tavolino un imbuto e si sistemo al di fuori della porta del paradiso.
Sistemata l’attrezzatura comincio a gridare attraverso l’imbuto “” Teroldego -Marzemino- Vin d’ Isera 5 soldi la becera , Teroldego -Marzemino- Vin d’ Isera 5 soldi la becera , Teroldego -Marzemino- Vin d’ Isera 5 soldi la becera .
Non passo nemmeno 1 minuto che si senti una sgalbaronata per le vie del paradiso , e una voce del vecchio Giovanni che gridava “” Dov’è , Dov’è ,Dov’è l’osteria che fa questi buoni prezzi ,che mi sono rimasti un po’ di spicciole da finire.””
Appena uscito dalla porta del paradiso , S Pietro raccolse la sua attrezzatura e entrato nel paradiso e con il canovaccio chiuse fuori dalla porta il Giovanni del Baoo de Ciaff a smaltire l’ ultima sua sbornia .
È per questo che i vini del Trentino : Teroldego -Marzemino- Vin d’ Isera ,sono diventati famosi , pensate li bevono non solo gli alpini , ma i maestri . i carabinieri , le donne . le giovani diciamo che quasi tutti un bicchiere l’ hanno bevuto.
Il Giovanni del Baoo de Ciaff ora gira tranquillo per le vie del paradiso , ma ogni tanto la nostalgia lo assale , cosi il suo sguardo attraversa le nuvole e si posa sulla cantina d’ Isera o quella di Mezzolombardo , solo per provare l’acquolina in bocca di quel dolce nettare ………………………………………………………
Note
Baoo =scuro buio come la fuliggine del camino
Ciaff = chiave in ferro forgiata sull’incudine
Sgalbaronata = rumore fatto dalle scarpe di legno dette Sgalbar
Fino al 1950 molti uomini e ragazzi li portavano , erano fatti con la suola di legno come gli zoccoli e poi la tomaia di cuoio come i scarponi

domenica, aprile 01, 2007

buon giorno,

i ranuncoli gialli del mio balconcino
si moltiplicano a dismisura,
quelli bordati d'arancio
(sarà il peso del doppio colore)
svettano più radi.

nn ho un gran pollice verde
ma anche le orchidee mi onorano della loro terza splendida fioritura,
il bonsai sulla mia finestra
di tanto in tanto somiglia ad un cespuglio,
(ma è così strano tagliar via splendide foglioline pistacchio)
e anche oggi sarebbe una buona mattina per potarlo

citan citando

pace

pace