martedì, giugno 03, 2008

per fortuna finì bene

uno dei ricordi miei, più terribili è legato all'infanzia di daniele

avevamo per baby sitter una ragazza molto delicata, appena diplomata,
una brava ragazza, putroppo senza padre e con un madre molto svagata.

praticamente mi aveva un pò adottata come madre.

a quell'epoca io vendevo enciclopedie,
un giorno, come tanti altri ero andata
a isernia,
quando verso le 6 mi prese un'ansia..
allora chimai casa, cosa che non facevo mai,

a casa nn rispose nessuno,
e siccome mi sentivo allarmata,
chiamai da mia madre.

mia madre mi disse che aveva chiamato la babysitter
per lamentare che nn le avevo detto di non andare a prendere daniele.

io nn non le avevo detto di non andare a prendere daniele,
semplicemente perchè doveva andare, come tutti i giorni,
a prenderlo a scuola.

ovviamente dissi a mia madre di precipitarsi all'asilo
che è dall'altro lato della città.

che avrei chiamato a casa, di mia sorella per sapere notizie
eh si a quei tempi nn c'erano i cellulari.

richiamo dopo un'ora e mi aggiornano
la scuola di danile, asilo comunale,
era chuiso.

a quel punto mi madre e mia sorella andarono a cercare l'indirizzo della maestra,
e si recarono a casa.

a casa della maestra scoprirono che quel giorno non era stata a scuola.

chiamata un0altra maestra,
si viene a sapere che daniele
visto l'incredibile ritardo,
era stato affidato ad una supplente,
che era rimasta avanti alla scuola ad aspettare,

nessuno sapeva nulla di chi fosse la supplente,

io ero sempre ad isernia,
dovete sapere che quando si andava a vendere
si partiva con un vecchio fiorino,
e poi,
qualcuno andava in giro col fiorino
e gli altri restavano a piedi,
quindi per ripartire bisognava aspettare l'appuntamento,
che era alle 8,30.

io continuavo a chiamare,

i miei avevano fatto il giro delle case di tutti gli amichetti,
il giro del rione,

ma nessuno sapeva nulla,
ormai 8,30 parto da isernia,
spaventata a morte
e con l'accordo,
che quando avessero trovato il bambino
mi avrebbero aspettato a casa.
dovete sapere che all'epoca nn c'era nessun bar, o telefono tra isernia e salerno.

arrivo alle 11,
nessuno a casa,
riesco fermare il fiorino, e mi faccio accompagnare fino a casa di mia madre.

arrivo lì
e finalmente trovo daniele.

mia madre mi racconta
che ormai erano in giro da parecchie ore,
quando una mia vicina si era affacciata nelle scale
e aveva chiesto loro cosa stava succedendo,
perche andassero su è giù.

solo dopo che mia amdre aveva ciharito
in maniera inconfutabile
che l'avevo mandata io,
la signora le disse che daniele
era nella stanza dei bimbini, a giocare.

lei non aveva voluto dire nulla,
perchè sapendo che ero separata,
temeva potessero togliermi il bambino
per abbandono di minore.

passai tutto il resto della notte con il mi bimbo in braccio,
senza dormire,
solo ringraziando per la sua vita e salute.

il mattino dopo, tonammo a casa.
nel pomeriggio venne la ragazza,

poverina,
si era ritrovata incinta,
con un fidanzato che la menava anche,
ed era andata nel pallone,

giuro,
non la odiavo,
era una seminipotina nel mio cuore,
ma era troppo esagerato il rischio corso.

quando entrò,
lei aveva le chiavi,
nè io nè daniele ci girammo,
nessuno rispose
alle sue parole di scuse,
era troppo forte ancora lo spavento.

il lunedì quando portai daniele all'asilo seppi,
che solo pochi giorni prima
per una madre che nn era andata a prendere il bambinmo in orario
avevano chiamato la polizia,
che aveva portato il bambino in custodia.

che non avevano seguito questo iter per me,
perchè sapevano che il bambino era molto seguito,
che doveva essermi successo un incidente.

perchè io nn lo avrei mai abbandonato.

non sò benissimo il nesso,
ma la bimba dimenticata in macchina dalla mamma,
ha evocato in me questa cosa

forse lo stress emotivo
di quella povera ragazzina
che nn sapeva cosa fare della sua vita.

e nella sua confusione
aveva omesso di fare l'unica cosa per cui la pagavo.
facendo correre a daniele
e ame terribili rischi.

a proposito,
lui non lo ha mai raccontato al padre.

citan citando

pace

pace